Presentación sobre el cuidado del medio ambiente

viernes, 26 de junio de 2009

2 comentarios:

L'EternoViaggiare dijo...

Carissimi,
Volevo condividere con voi alcune mie impressioni dopo il bellissimo incontro di ieri.
In primo luogo, voglio complimentarmi per lo sforzo fatto, non soltanto dai docenti, ma anche da voi studenti, nel prepararsi a quest’attività in modo altamente professionale e serio, nell’essere motivati a interfacciarvi con ragazzi da altre realtà, ascoltando attentamente e seguendo ogni intervento. Voi, come rappresentanti della gioventù, ci avete dato una bella mostra di che cosa voglia dire la parola RESPONSABILITA’ PER UN DESTINO PLANETARIO. Per me, l’esperienza è stata commovente.
In secondo luogo, ma in linea con quanto detto prima, siete stati bravissimi a gestire la situazione comunicativa, senza mai perdere il coraggio e l’interesse per interagire. Devo dire che comunicare attraverso le tecnologie è ancora più un sogno o un racconto di fantascienza che una realtà. Provate a immaginare quando, fra 20 anni, si potrà comunicare attraverso immagini ologrammatiche che consentano di associare i cinque sensi in una esperienza quasi uguale alla presenza fisica!!!! Sarei stata lì, con voi, a sentire il freddo invernale dell’emisfero australe, a poter percepire la vostra emozione di raccontarvi a ragazzi da altre parti del mondo. Ma ciò non è ancora possibile: abbiamo strumenti molto rudimentali, che ci consentono soltanto di vederci un pochino, di parlare a turni, di fare uno sforzo per farci capire.
Ho capito, ad un certo punto, che voi, DIGITAL NATIVES, volevate un modo più veloce e spontaneo, che noi docenti DIGITAL IMMIGRANTS, avevamo impostato la situazione come un’aula tradizionale, uno parla, gli altri ascoltano; mentre invece voi, che siete già abituati ad essere iperconnessi, alla velocità ed all’apprendimento informale tratto da ogni situazione di vita, oltre la scuola, eravate pronti a scambiare mail e identità MSN per parlarvi in tempo reale. La prossima volta, proveremo ad implementare un sistema così, considerando questa vostra saggezza che non va sprecata! Quindi: si fanno presentazioni ma si chatta anche in tempo reale con gli altri ragazzi.
In terzo luogo, la lingua, difficile ma emozionante! E’ bello sentire le cadenze dello spagnolo e la musicalità del portoghese brasiliano. Nonostante la difficoltà, ho visto come voi eravate pronti a scrivere, riproporre domande, chiedere chiarimenti per comprendere l’altro che parlava…Vi confesso, gli adulti non fanno questo molto spesso. Se non si capiscono, si biasimano, si criticano, tengono stretta la propria posizione. Oppure, semplicemente, abbandonano la comunicazione.
Per questo, ancora i miei complimenti. Mi sembra che è stata una mattina –o un pomeriggio, per me- nel quale tutti abbiamo avuto qualcosa da imparare.
(SEGUE IL MIO COMMENTO IN UN'ALTRO POST...BLOGGER NON MI LASCIA PARLARE TANTO... xD)

Anónimo dijo...

Per ultimo, e non meno importante, è stata la qualità delle vostre presentazioni e riflessioni. Il contenuto dei vostri interventi è stato interessantissimo, e mostra di questo, è stato il dibattito che si è aperto in seguito:
- sulla qualità di vita e l’identità di Indaiatuba, un posto vicino alla biasimata São Paulo, nel quale la gente è ben felice di vivere e tanti interventi dimostrano la pertinenza con la quale si sta portando avanti un progetto di sviluppo sostenibile (desenvolvimento sustentàvel) del quale i giovani sono ben consapevoli;
- sulle modalità in cui l’uomo incide sull’ambiente in modo pesante, e la eccellente scelta di casi illustrativi per il dibattito; nonché sulle pratiche quotidiane che ogni persona può portare avanti per difendere l’unico posto che abbiamo per vivere: LA TERRA. E sul debito che i paesi ricchi hanno nei confronti dei paesi del Sud del Mondo, che debbono subire le conseguenze della ricchezza non sostenibile pur non essendo loro a consumare il pianeta.
- Sulle problematiche sociali che sono “glocal” perché ormai il dibattito sull’aborto, sul traffico di bambini, sul tabachismo, sull’AIDS, è aperto in ogni piccola comunità al mondo, ed incide sulla qualità di vita di ricchi e poveri, essendo responsabilità etica, in egual modo, di ricchi e poveri.
Io credo che questo sia una forte testimonianza di come si può costruire un’altra consapevolezza del mondo nel quale viviamo, sapendo che ciò che faccio in “questa scuola”, “questa città”, “questo paese”, è ciò che facciamo in “questo mondo”.
Un sentito ringraziamento a voi tutti, Alunos do Mundo, per la meravigliosa giornata trascorsa insieme.
A presto
J.

PS: ho scelto l’italiano per comunicare, soltanto per dare voce all’istituzione che comunque ci sta dando supporto in questa esperienza, l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Magari un giorno ci sarete qui a studiare! ;-)